“Rendi cosciente l’inconscio – diceva C.G. Jung – altrimenti sarà lui a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”. E l’inconscio – aggiungiamo noi – ci parla per immagini che hanno spesso un aspetto perturbante, intrigante, destabilizzante. In molti casi ci parla dai sogni o dalle fantasie, in altri dai miti o dalle leggende popolari, oppure dall’iconografia religiosa.
Tuttavia, ritroviamo gran parte di queste immagini anche come corollario iconografico delle pratiche divinatorie come l’astrologia, l’I-Ching o la serie dei 22 Arcani maggiori, altrimenti detti Tarocchi o Trionfi, dei quali desideriamo occuparci nel nostro incontro.
E’ sufficiente dare uno sguardo a queste 22 figure e alla loro denominazione per intuirne la derivazione archetipica e per coglierne la profonda portata simbolica: non è difficile comprendere che si tratta di una serie che rimanda allegoricamente ad un cammino iniziatico di carattere individuativo, secondo l’accezione della psicologia del profondo.
L’interesse della psicologia per la serie dei tarocchi non è dunque puramente documentaria o iconologica, ma costituisce il senso di un’affinità pregnante, rappresenta cioè la possibilità di avvicinarsi ad immagini simboliche che hanno origini antichissime e che ancora oggi sono attive negli strati più profondi della nostra psiche.

Ospite della serata sarà il dott. Daniele Navacchia.
Daniele Navacchia si è laureto presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi sulla Fenomenologia della coscienza interna del tempo in Edmund Husserl. Si è occupato di Filosofia dell’arte e musicologia sia in ambito accademico, sia divulgativo come giornalista. Ha svolto attività di coordinatore artistico presso l’Accademia pianistica internazionale di Imola e di direttore artistico presso Editions Ermitage. Da alcuni anni si è dedicato alla psicologia del profondo e allo studio dell’opera di Carl Gustav Jung, intraprendendo un percorso di formazione come psicoterapeuta di orientamento junghiano.