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FIGLI DI GUTTUSO – 35 anni + 1 “Dacci gas” live @Blah Blah // ONYRICA Resident dj Clean Pee
14 Gennaio 2023 @ 22:00 - 15 Gennaio 2023 @ 3:00
gratuitoComunichiamo che sabato 14 gennaio 2023 alle 22.00, al Blah Blah, INGRESSO LIBERO, in via Po n.21 a Torino, i FIGLI DI GUTTUSO presenteranno uno spettacolo per festeggiare i propri 35 + 1 anni di vita e la loro (e Vostra) tossicodipendenza da combustibili fossili, dal titolo “dacci GAS!!!”.
I Figli di Guttuso
Suoniamo insieme dal 1987. Sul palco, nel giro di poco tempo, avevamo già un curriculum di cui vergognarci a testa alta: frustini, svenimenti etilici, mangiatori di fuoco, docce di vino rosso sul palcoscenico, artisti di strada, motociclette sul palco, maschere di cuoio, varie offese al pubblico pudore ed un dossier cartaceo presso la polizia politica.
Ci siamo fatti conoscere con un 45 giri rosa, strapazzando chitarre, violini ed altri oggetti più inusuali.
Abbiamo suonato dappertutto: dagli stadi alle piole semivuote, dalle cantine maleodoranti ai festival di niente.
Amanti appassionati della vita e pessimi commercianti.
Così sono arrivati 7 album, singoli, diverse compilation, collaborazioni con i musicisti più disparati, dal jazz al folk. Un nostro brano fu persino eseguito dai professori d’orchestra del Regio. Perché, nel frattempo, due dei nostri erano morti. Nessuna morte romantica, nessuna overdose, nulla di maledetto se non le loro malattie. Antonello e Claudio ci avevano chiesto di rimboccarci le maniche, e così abbiamo continuato a suonare. Siamo felici di averlo fatto e di farlo in futuro finché potremo:
oggi i nostri figli si vergognano di noi sul palco, esattamente come si vergognavano i nostri genitori.
Suoniamo insieme dal 1987. Sul palco, nel giro di poco tempo, avevamo già un curriculum di cui vergognarci a testa alta: frustini, svenimenti etilici, mangiatori di fuoco, docce di vino rosso sul palcoscenico, artisti di strada, motociclette sul palco, maschere di cuoio, varie offese al pubblico pudore ed un dossier cartaceo presso la polizia politica.
Ci siamo fatti conoscere con un 45 giri rosa, strapazzando chitarre, violini ed altri oggetti più inusuali.
Abbiamo suonato dappertutto: dagli stadi alle piole semivuote, dalle cantine maleodoranti ai festival di niente.
Amanti appassionati della vita e pessimi commercianti.
Così sono arrivati 7 album, singoli, diverse compilation, collaborazioni con i musicisti più disparati, dal jazz al folk. Un nostro brano fu persino eseguito dai professori d’orchestra del Regio. Perché, nel frattempo, due dei nostri erano morti. Nessuna morte romantica, nessuna overdose, nulla di maledetto se non le loro malattie. Antonello e Claudio ci avevano chiesto di rimboccarci le maniche, e così abbiamo continuato a suonare. Siamo felici di averlo fatto e di farlo in futuro finché potremo:
oggi i nostri figli si vergognano di noi sul palco, esattamente come si vergognavano i nostri genitori.