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ONYRICON⚡SWANZ⚡BOSCO CHARLEVILLE / BERLINO –> STATION TO STATION
8 Febbraio @ 21:30 - 23:30
€10Ritorna l’unico live sperimentale che propone le atmosfere oscure del periodo berlinese di David Bowie ★
Giovedì 8 febbraio 2024, Blah Blah Torino presenta:
BOSCOSWANZONYRICON
CHARLEVILLE / BERLINO –> STATION TO STATION
electronics : theater : experimental
“Helen o il presente di un futuro passato”
Uno spettacolo sperimentale e scuro, a metà tra musica e teatro,
con l’elettronica strumentale e metropolitana dei dischi berlinesi di David Bowie (Low, “Heroes”) riarrangiata e suonata dal vivo per ricreare quella tipica atmosfera teutonica elettronica e per commentare l’ombra di Arthur Rimbaud e la storia di Helen, adolescente della Berlino anni 70, una storia di disfatta tra eroina, autodistruzione e prostituzione.
BOSCOSWANZONYRICON
CHARLEVILLE / BERLINO –> STATION TO STATION
electronics : theater : experimental
“Helen o il presente di un futuro passato”
Uno spettacolo sperimentale e scuro, a metà tra musica e teatro,
con l’elettronica strumentale e metropolitana dei dischi berlinesi di David Bowie (Low, “Heroes”) riarrangiata e suonata dal vivo per ricreare quella tipica atmosfera teutonica elettronica e per commentare l’ombra di Arthur Rimbaud e la storia di Helen, adolescente della Berlino anni 70, una storia di disfatta tra eroina, autodistruzione e prostituzione.
line up
e-bass, synthesizer für elektronische musik: Onyricon ルカジリオ
elektrische gitarre: Luca Swanz Andriolo
text und stimme: Fabio Bosco
e-bass, synthesizer für elektronische musik: Onyricon ルカジリオ
elektrische gitarre: Luca Swanz Andriolo
text und stimme: Fabio Bosco
Ingresso in prevendita 8 euro, la stessa sera in cassa 10 euro fino ad esaurimento posti!
Link prevendita: https://www.paypal.com/donate/…
Dopo la donazione specificare BOSCO
Link prevendita: https://www.paypal.com/donate/…
Dopo la donazione specificare BOSCO
THE STORY (Fabio Bosco)
La storia di Helen è una storia di disfatta. La sua è una sfida lanciata alla città in cui viveva, Berlino, che alla fine degli anni Settanta è stata capace di costruire attorno a sé una scena artistico-musicale unica. Bowie è solo uno dei tanti ad averla vissuta in prima persona, riuscendo, durante la sua permanenza, a scrivere brani e album tra i migliori della sua intera produzione. E non solo, Berlino ha anche permesso a Bowie di disintossicarsi dalla cocaina, che a Los Angeles, dove viveva prima di trasferirsi in Germania, lo stava ormai distruggendo.
Ma quella stessa città ha saputo offrire il meglio solo a chi poteva permettersi di viverla: agli altri, in particolare agli adolescenti in cerca di un’identità, ha saputo solo sbattere in faccia la realtà in maniera più violenta che in qualsiasi altra parte del mondo. Generazioni di ragazzi hanno tentato di sopravvivere sperimentando qualunque cosa permettesse loro di chiudere gli occhi su un futuro che era sparito completamente dal loro orizzonte.
Eroina, autodistruzione, prostituzione: a questo si era ridotta la vita di Helen. Sul suo comodino, però, c’erano i libri di Rimbaud, perché l’arte, quando c’è, sa farsi respirare da tutti, anche da chi è costretto ad usarla solo per provare a soffrire di meno.
Rimbaud: il poeta veggente che giusto un secolo prima aveva già scritto tutto. Di David e di Helen.
La storia di Helen è una storia di disfatta. La sua è una sfida lanciata alla città in cui viveva, Berlino, che alla fine degli anni Settanta è stata capace di costruire attorno a sé una scena artistico-musicale unica. Bowie è solo uno dei tanti ad averla vissuta in prima persona, riuscendo, durante la sua permanenza, a scrivere brani e album tra i migliori della sua intera produzione. E non solo, Berlino ha anche permesso a Bowie di disintossicarsi dalla cocaina, che a Los Angeles, dove viveva prima di trasferirsi in Germania, lo stava ormai distruggendo.
Ma quella stessa città ha saputo offrire il meglio solo a chi poteva permettersi di viverla: agli altri, in particolare agli adolescenti in cerca di un’identità, ha saputo solo sbattere in faccia la realtà in maniera più violenta che in qualsiasi altra parte del mondo. Generazioni di ragazzi hanno tentato di sopravvivere sperimentando qualunque cosa permettesse loro di chiudere gli occhi su un futuro che era sparito completamente dal loro orizzonte.
Eroina, autodistruzione, prostituzione: a questo si era ridotta la vita di Helen. Sul suo comodino, però, c’erano i libri di Rimbaud, perché l’arte, quando c’è, sa farsi respirare da tutti, anche da chi è costretto ad usarla solo per provare a soffrire di meno.
Rimbaud: il poeta veggente che giusto un secolo prima aveva già scritto tutto. Di David e di Helen.
THE MUSIC (Onyricon / Swanz)
L’elettronica strumentale, metropolitana e scura del periodo berlinese di David Bowie incisa sui secondi lati dei dischi Low e “Heroes”, registrati agli Hansa by the Wall Studio in una Berlino decadente della seconda metà degli anni 70, verranno riarrangiati ed eseguiti dal vivo da Luca “Onyricon” Giglio e Luca “Swanz” Andriolo a commentare la storia di Helen e della sua disfatta. Un viaggio oscuro attraverso l’uso di sintetizzatori analogici (Yamaha CS-5, Akai Timbre Wolf, Roland SH-201) che riprodurranno quell’atmosfera claustrofobica ed estremamente “dark” incisa su quei due album, testamenti sonori di una città divisa da un muro, quella stessa città ha saputo offrire il meglio agli adolescenti in cerca di un’identità con una violenza inaudita.
I secondi lati di Low e “Heroes” trascinano in un futurismo elettronico senza precedenti, brani quasi completamente strumentali e sperimentali dove le “Strategie Oblique” di Brian Eno e l’influenza kraftwerchiana si fanno sentire.
Dai vocoder opprimenti di V-2 Schneider ai viaggi tra le desolate vie di Berlino con la tetra e cupa Sense Of Doubt, dalla mistica Moss Garden alla traccia più sperimentale Neukoln con il suo sax semidistorto che duetta con una chitarra quasi impercettibile.
I pezzi strumentali verranno intervallati inoltre da tappeti elettronici originali di Onyricon e dalla chitarra oscura di Swanz atti a ricreare quella tipica atmosfera teutonica e a commentare la caduta nel baratro di Helen, tra eroina, autodistruzione e prostituzione.
L’elettronica strumentale, metropolitana e scura del periodo berlinese di David Bowie incisa sui secondi lati dei dischi Low e “Heroes”, registrati agli Hansa by the Wall Studio in una Berlino decadente della seconda metà degli anni 70, verranno riarrangiati ed eseguiti dal vivo da Luca “Onyricon” Giglio e Luca “Swanz” Andriolo a commentare la storia di Helen e della sua disfatta. Un viaggio oscuro attraverso l’uso di sintetizzatori analogici (Yamaha CS-5, Akai Timbre Wolf, Roland SH-201) che riprodurranno quell’atmosfera claustrofobica ed estremamente “dark” incisa su quei due album, testamenti sonori di una città divisa da un muro, quella stessa città ha saputo offrire il meglio agli adolescenti in cerca di un’identità con una violenza inaudita.
I secondi lati di Low e “Heroes” trascinano in un futurismo elettronico senza precedenti, brani quasi completamente strumentali e sperimentali dove le “Strategie Oblique” di Brian Eno e l’influenza kraftwerchiana si fanno sentire.
Dai vocoder opprimenti di V-2 Schneider ai viaggi tra le desolate vie di Berlino con la tetra e cupa Sense Of Doubt, dalla mistica Moss Garden alla traccia più sperimentale Neukoln con il suo sax semidistorto che duetta con una chitarra quasi impercettibile.
I pezzi strumentali verranno intervallati inoltre da tappeti elettronici originali di Onyricon e dalla chitarra oscura di Swanz atti a ricreare quella tipica atmosfera teutonica e a commentare la caduta nel baratro di Helen, tra eroina, autodistruzione e prostituzione.
Luca Onyricon Giglio
Polistrumentista, compositore di musica elettronica, ingegnere del suono, videomaker e fotografo, nel 2011 fonda il progetto di musica elettronica sperimentale applicato al cinema muto PROPAGANDA 1904.
Laureato in Discipline Cinematografiche tra le sue attività ci sono la composizione di musica elettronica, sonorizzazioni di film, realizzazioni di colonne sonore per film, produzioni discografiche, trattamenti e manipolazioni del suono, realizzazioni di videoclip, fotografia sperimentale e videoarte.
Collabora live con diversi musicisti della scena underground italiana tra cui Riccardo Mazza, Teho Teardo, Ramon Moro, Enomisossab.
Il 6 maggio 2021 viene pubblicato MUSIC FOR MONORAIL (Machiavelli Music Publishing), del quale è compositore, esecutore e produttore.
Music For Monorail (Musica per Monorotaia) è un concept album di musica elettronica “vintage” di derivazione elettropop/industrial e il senso del concept è un’esperienza immersiva dove musica, video e grafica riportano alla dimensione del viaggio e dell’architettura della monorotaia dalla stazione nord alla stazione sud attraverso i 12 pezzi che compongono l’album. I videoclip, sempre diretti da Luca Giglio, sono stati girati a “Italia ‘61”, l’area torinese dove sono visibili i resti della monorotaia e delle architetture circostanti. Accompagnati da filmati d’archivio, i videoclip sono proiettati come visual durante le performance di promozione live.
https://album.link/it/i/1563873617
Polistrumentista, compositore di musica elettronica, ingegnere del suono, videomaker e fotografo, nel 2011 fonda il progetto di musica elettronica sperimentale applicato al cinema muto PROPAGANDA 1904.
Laureato in Discipline Cinematografiche tra le sue attività ci sono la composizione di musica elettronica, sonorizzazioni di film, realizzazioni di colonne sonore per film, produzioni discografiche, trattamenti e manipolazioni del suono, realizzazioni di videoclip, fotografia sperimentale e videoarte.
Collabora live con diversi musicisti della scena underground italiana tra cui Riccardo Mazza, Teho Teardo, Ramon Moro, Enomisossab.
Il 6 maggio 2021 viene pubblicato MUSIC FOR MONORAIL (Machiavelli Music Publishing), del quale è compositore, esecutore e produttore.
Music For Monorail (Musica per Monorotaia) è un concept album di musica elettronica “vintage” di derivazione elettropop/industrial e il senso del concept è un’esperienza immersiva dove musica, video e grafica riportano alla dimensione del viaggio e dell’architettura della monorotaia dalla stazione nord alla stazione sud attraverso i 12 pezzi che compongono l’album. I videoclip, sempre diretti da Luca Giglio, sono stati girati a “Italia ‘61”, l’area torinese dove sono visibili i resti della monorotaia e delle architetture circostanti. Accompagnati da filmati d’archivio, i videoclip sono proiettati come visual durante le performance di promozione live.
https://album.link/it/i/1563873617
Fabio Bosco
Proveniente dal mondo della poesia e formatosi come doppiatore dialoghista alla scuola Ods di Torino, si occupa di teatro ed è vicepresidente dell’associazione culturale Decima Arte. Dirige inoltre la neonata casa di produzione di prodotti audio Omero AudioStorie.
Proveniente dal mondo della poesia e formatosi come doppiatore dialoghista alla scuola Ods di Torino, si occupa di teatro ed è vicepresidente dell’associazione culturale Decima Arte. Dirige inoltre la neonata casa di produzione di prodotti audio Omero AudioStorie.