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La fine del Titanic

5 Giugno 2016 @ 21:00

LA FINE DEL TITANIC di Hans Magnus Enzensberger

elaborato, interpretato e diretto da Marco Alotto
live set elettronico e tastiere: dj gips
batteria elettronica: Fabio Marano
musiche originali: Paolo Mazzà e Fabio Marano
video: Rebecca Bruno
immagini tratte da dipinti di Cesare Bruno

“L’iceberg ci si fa incontro
inesorabilmente.
Vedi, eccolo distaccarsi
dal fronte dei ghiacciai,
dai piedi dei ghiacciai.
Sì, è bianco,
si muove”

Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c’erano molti milionari autentici.
Fu la fine della belle époque.
Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale.
Enzensberger, analizza La fine del Titanic nel quadro della sua analisi negativa del progresso nella vita degli uomini, nei loro ritrovati e nello loro teorie.
All’Avana, in mezzo a un miscuglio di razze vocianti e speranzose, il poeta vede apparire

“l’iceberg orrendamente alto
e freddo come una fredda Fata Morgana
avanzare lento inesorabile
bianco, su di me”

E’ l’iceberg che ha urtato il Titanic, ma è anche l’inverosimile apparizione della poesia, la compenetrazione dei mari, la massa di ghiaccio che resiste alle temperature dei Caraibi, la catastrofe che incombe nel bel mezzo della baraonda esotica.
Come un concerto, un concerto per una catastrofe non annunciata.
Due musicisti continuano a suonare, impassibili, prima, durante e anche dopo, soprattutto dopo, quando tutto è stato inghiottito e si continua a suonare e a parlare. Le parole di Enzensberger suonano, risuonano come vivificate, sembrano scritte per quella musica, per quei rumori.
All’interno di un sottomarino, forse, un cameriere, forse, o uno steward o il poeta stesso si aggira, cerca rottami, frammenti di frasi, versi esplosi, salvagenti, vorticosi souvenirs e quando li trova, li dice, ne distilla il senso, oppure lo canta, quel senso, restituendo alla parola la grande musicalità che già conteneva. Mentre intorno a lui, sopra di lui, scorrono immagini di mari, di relitti, di altre catastrofi.

Dettagli

Data:
5 Giugno 2016
Ora:
21:00

Luogo

BLAH BLAH
via Po 21 - telefono: 392.7045240
Turin, 10124 Italy

Organizzatore

Dj Gips