“Era come se, nell’istante in cui mi rendevo conto di quel che vedevo, tutta la scena fosse stata toccata dalla morte. Mi sembrava di udire ancora, mentre scrivo, il silenzio totale in cui si spensero tutti i rumori della notte. Le cornacchie smisero di gracchiare nel cielo dorato, e l’ora amica smarrì per il momento tutta la sua voce.”
(“Giro di Vite”, Henry James)

Ci sono storie che vengono raccontate da sempre, anche in epoche in cui a dominare è il razionalismo ed il materialismo. E così non è difficile imbattersi in racconti di spiriti, a volte luminosi, a volte non redenti, a volte trattenuti da una promessa violata, così come il sentir riportare di colpi sinistri, rumori ed oggetti che improvvisamente vanno in frantumi. Si tratta di storie che si mostrano uguali, in ogni tempo e per ogni popolazione, proprie dell’esperienza umana. Se la teoria spiritica considera gli spiriti come esseri che esistono di per sé, per la psicologia – abbracciando, in questa sede, un’interpretazione Junghiana – ci sarebbe invece una stretta relazione con quello che è il funzionamento della nostra psiche. Nel raccontare queste storie, grande importanza verrà data non tanto alla veridicità o meno di tali fenomeni ma bensì al loro significato simbolico ed al valore dell’esperienza per chi l’ha vissuta, e ci si chiederà se un rapporto tra gli spiriti e l’essere umano, in fondo, non sia forse necessario.

Ospite:
Dott. Matteo Tagliaferri, psicologo e specializzando in Psicoterapia Analitica presso la scuola Li.S.T.A. di Milano, dove sta approfondendo anche il metodo della Sandplay Therapy.
Il suo interesse verso la ricerca del Sacro, e quindi per la religiosità e la spiritualità all’interno delle varie culture, lo ha portato ad approfondire, nello specifico, il tema del pluralismo religioso attuale che si concretizza nel fenomeno dei “Nuovi Movimenti Religiosi”.
La musica lo ha sempre accompagnato nei suoi percorsi.
Vive e lavora a Lecco.