Ingresso free
Sonicatomic (Post Atomic Groove) subito dopo il live Killing Moon – New Wave Party dj set by Paolo Clean Pee & Topa-Jay

La band si sta facendo largo a piedi uniti nel panorama Psych interplanetario, dove viene loro riconosciuta l’insolita ed impressionante combinazione di stili, che donano nuovi impulsi al consacrato SpaceRock, dandogli una forma che non era mai stata esplorata finora…
Fondamentalmente nei loro brani si respirano atmosfere psych/space molto trasversali, farcite di kraut, funk, jazzy, elettronica, stoner…
Da dicembre 2016 i Sonicatomic fanno parte della label tedesca PsyKa Records ed entro fine anno usciranno con il secondo album.
ALBUM
https://sonicatomicband.bandcamp.com/releases

VIDEO
https://youtu.be/DdQuqUhEIwY
https://youtu.be/m09ElclcwU4

FACEBOOK
https://www.facebook.com/sonicatomic.band/

Ecco un po’ di recensioni:

“Otto brani di Rock strumentale e tagliente come una spada laser… Un gusto estetico, il loro, che non sempre manifesta una logica evolutiva ben definita né persegue dinamiche canoniche, lasciando liberamente emergere quella volontà, e quelle capacità, votate alla promozione di aspetti intimi e universali. Una coscienza collettiva sminuzzata, ricomposta e infine riproposta mediante il linguaggio del suono… Un canto delle sirene rivolto al cosmo…Un richiamo lento, ipnotico, dilatato, extrasensoriale. Good Vibes.” da Rocklab

“…Provate a immaginarvi gli Ozric Tentacles vestiti da astronauti che fanno bisboccia con i Morphine sugli anelli più esterni di Saturno insieme ai Can e ai nostri Calibro 35 e Fuzz Orchestra…Rumoristi del rock, avanguardisti della porta accanto, un po’ sognatori un po’ cosmonauti, novelli figli delle stelle e di qualche buon allucinogeno – in senso figurato ovviamente-… da ROCKIT

‘Vibes Addiction’ si distingue da quello che vorrei definire come la ‘massa’ delle proposte neopsichedelia provenienti da tutta Europa e, eventualmente, da tutto il mondo, perché il suo suono incredibilmente sontuoso e Groovy si basa fondamentalmente sulla potenza e sui pesanti toni funky del basso e sull’uso del sassofono come strumento solista principale e dominante…il suono della band appare anche in uno stile che è tipico delle colonne sonore per film noir e film del crimine degli anni settanta. Il risultato, nonostante lo stato di senso temporale e spaziale di profonda disorientamento, è sicuramente molto concreto, come un pugno in faccia quando sei in uno stato di sbornia…e gli episodi rumoristici ed il suono imperioso dei brani sono efficaci come il sapore pesante del caffè…da DANDYSME

“Dichiarano la loro fede a un rock strumentale psyco-noise e hanno ragione. Una miscela di devastanti sapori strumentali, di noise, vibrazioni psichedeliche e ispirazioni kraut rock vanno a comporre puzzle sonori portati all’estremo. Dalla forte e coraggiosa carica sperimentale.
Il risultato finale è un sound travolgente…” da Classic Rock.

..”Un lavoro che, in tutta la sua (pre)potenza evocativa, ribalta la concezione di colonna sonora come complemento alle immagini: qui è la musica al centro del progetto, e tutt’al più si potrebbe pensare di affiancargli una “colonna visiva”… da Extra! Music Magazine